Verso la fine di un anno storico, possiamo raccontare (anche) buone notizie

Sono state settimane intense e ricche di novità per il nostro Paese e l’Europa in materia di commercio internazionale e pari opportunità.

I Paesi ASEAN, dopo aver accelerato la sigla del RCEP (di cui ho scritto qui) tornano a essere al centro di novità importanti che, questa volta, interessano da vicino il nostro continente. È, infatti, stato firmato a inizio dicembre un Partenariato Strategico che vede approfondirsi ancora di più la cooperazione interregionale tra le due aree del mondo. Forse sulla scorta di questo e nell’ottica della sua uscita definitiva dall’UE, anche il Regno Unito ha aperto un canale preferenziale con i paesi ASEAN, in particolare attraverso la firma di un accordo di libero scambio con Singapore

Per dare un quadro più completo della situazione delle relazioni e l’importanza dei contatti tra Italia, Europa e ASEAN, ho risposto a una serie di domande del giornalista inglese David Hutt. L’intervista è stata pubblicata sulla sua newsletter a fine novembre.

Se le donne al comando sono sempre di più, la pandemia colpisce però molto duramente le lavoratrici

Proseguendo un trend, che avevo già avuto modo di segnalare, nelle ultime settimane si sono verificati ulteriori primati in tema di leadership femminile. Importanti notizie arrivano dagli Stati Uniti, dopo l’elezione della prima vicepresidente, Kamala Harris, la presidenza Biden comunica altre scelte da primato: per la prima volta una donna, Avril Haines, è a capo della CIA, e un team tutto al femminile si occuperà della comunicazione della Casa Bianca; se eletta, Janet Yellen, sarà la prima donna a guidare la Federal Reserve.

Ma anche in Italia proprio le scorse settimane hanno registrato altri due risultati da primato: Francesca Nanni è diventata Procuratore generale di Milano e Antonella Polimeni sarà la rettrice della Sapienza, la più grande università d’Europa.

Purtroppo a queste notizie si affiancano anche i preoccupanti dati pubblicati dal Censis: nel secondo trimestre del 2020 sui 605mila posti di lavori persi, 457mila risultano quelli occupati da donne e giovani. E sono in particolare le donne a essere state maggiormente colpite dalla crisi che la pandemia ha generato, con un tasso di occupazione sceso sotto il 50% (contro il 66.6% dei lavoratori uomini). Senza contare le preoccupanti notizie che arrivano riguardo all’acuirsi delle violenze domestiche che sono in risalita in tutto il mondo, in stretta relazione ai lock-down introdotti in risposta alla pandemia in corso. 

Continuo a credere fortemente nell’importanza di raccontare entrambi i lati della medaglia. Per questo sono contenta di poter contribuire al trimestrale DiverCity con una mia rubrica Riso e seta, incentrata sui temi della parità di genere, raccontando con un occhio sempre attento i successi e le criticità che riguardano e toccano da vicino il percorso verso un futuro più equo – qui il link dove scaricare e leggere la rivista. Nel mio pezzo su questo numero parlo del valore dei role model, dell’impatto dei profili di fama internazionale e dei modelli di vicinanza.

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